Sarebbe una scelta vantaggiosa accorpare l’ospedale infantile di Trieste all’ASUGI, l’Azienda sanitaria universitaria giuliana isontina? Anche di questo si è discusso nel convegno organizzato dalla Uil Fpl e svoltosi ieri a Monfalcone, alla presenza dell’Assessore alla Salute Riccardi.
In tema di futuro della salute materno infantile nella nostra regione si è infatti avanzata la tesi di un’integrazione dell’Irccs Burlo Garofolo con Asugi, ai fini di una governance aziendale con unità giuridica ed un unico bilancio.
Se dovesse concretizzarsi tale scelta l’Azienda, l’IRCSS BURLO non avrà più una figura giuridica propria, per cui perderà lo status di azienda autonoma, quindi non avrà più un proprio direttore generale, perché a dirigere tutto sarà quello di ASUGI, il bilancio sarà unico, il personale del Burlo verrà assorbito nell’organico di ASUGI.
Dal punto di vista assistenziale cosa diventerebbe? Un Dipartimento dell’ospedale di Cattinara, come il materno infantile di Udine? Quali reparti e servizi resterebbero? Di fatto sarebbe la fine dell’ospedale infantile, come i triestini l’hanno conosciuto e apprezzato fin dal 1856.
In conclusione del convegno per il segretario Uil Medici – tra gli organizzatori dell’evento – l’integrazione Asugi-Burlo «determinerebbe indubbi vantaggi».
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